Nel terzo trimestre 2022 il mercato della casa ha registrato un incremento rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Nei primi nove mesi dell’anno i rogiti sono complessivamente aumentati del 7,4%, ma diminuiscono gi acquisti con il ricorso al mutuo.
Le prospettive del mercato sono strettamente legate all’andamento dei mutui che evidenzia un’inversione di tendenza tra fissi e variabili. A novembre l’Eurirs, il parametro che serve da base per prezzare i finanziamenti a tasso fisso, ha registrato una netta discesa, invertendo una tendenza che sembrava destinata a durare.
Se la Bce manterrà il programma di aumenti graduali dei tassi, a partire dalla prossima riunione del 15 dicembre, l’Euribor continuerà a salire e con lui il tasso dei mutui variabili, mentre per l’Eurirs la prudenza è d’obbligo perché il parametro ha un andamento estremamente volatile.
In ogni caso, attualmente, per prendere un mutuo, a parità o quasi di tasso si continuerebbe a scegliere il fisso. Bisogna però tenere conto che le rate variabili, nel post inflazione, potrebbero scendere e rivelarsi convenienti ma i mutui a tasso fisso si possono surrogare e quindi si riuscirebbe egualmente ad approfittare del ribasso dei tassi.